Il mercato delle criptovalute sta vivendo un trend al ribasso a cui hanno contribuito molte variabili, da ultima quella del tonfo dei tecnologici a Wall Street con nuovi riposizionamenti degli investimenti ed una momentanea sfiducia nelle posizioni sulle criptovalute.
Un tonfo che si è fatto sentire soprattutto alla luce di valori già di per sé stessi bassi rispetto all’eccitazione dei mesi precedenti, con la guerra in Ucraina che giunge a farsi sentire anche su questo fronte.
Crypto: rimbalzo, ma non subito
Ma vari segnali suggeriscono la possibilità di una discesa ulteriore. Questo ulteriore sgonfiarsi delle valutazioni, tuttavia, potrebbe non essere destinato a cali troppo sostanziali poiché ci si avvicina ad un importante livello di resistenza oltre il quale potrebbe esserci il rimbalzo. Chi ha acquistato è già in posizione HODL, chi ci sta pensando potrebbe aver buon gioco ad aprire subito un wallet per entrare presto in azione.
Prendiamo l’esempio del Bitcoin: la caduta ha portato il valore a 33 mila dollari, ma nello scorso mese di luglio dopo settimane di sofferenza si era scesi fino a quota 30 mila
Le crypto possono dunque ancora scendere? Tutto lascia supporre che al netto di piccoli rimbalzi, la caduta possa ancora proseguire e farsi eventualmente anche più profonda di quanto accaduto un anno fa. Siamo tuttavia nel campo delle ipotesi, disegnate sul profilo di un contesto che non sembra ben disposto nei confronti di investimenti di questo tipo.
Checkmate, analista di Glassnode, ha spiegato su Twitter che molti potenziali acquirenti sono attualmente in attesa di una capitolazione:
“Molti di voi stanno aspettando il ‘capitulation wick’ di Bitcoin. Se dovesse accadere, se davvero assisteremo a un capitulation wick, la maggior parte delle persone non comprerà comunque perché la paura sarà troppo grande.
Così è da sempre e sempre sarà. Un suggerimento: abbiate un piano e attenetevi ad esso.”